Il 17 novembre è stata proposta – nel contesto di un evento inserito nel programma del Festival POESIA, LINGUA VITA promosso dalla Soprintendenza Speciale per Roma – nell’Auditorium del Museo degli Strumenti Musicali, la lettura scenica di IRINA L’IDIOTA, drammaturgia poetica di Tiziana Colusso, testo già segnalato nella sezione Prose inedite del Premio Montano 2022. La versione scenica si è avvalsa delle ipnotiche atmosfere musicali del polistrumentista Oscar Bonelli, e delle voci dell’autrice stessa, dell’attrice Barbara Guidetti e di Michele Arcangelo Firinu, poeta prestato alla scena. Si tratta di una drammaturgia poetica, incentrata sulla figura di IRINA L’IDIOTA, personaggio ascrivibile alla schiera degli “idioti santi”. Il tema è la violenza sulla donna, sia pure in un’ambientazione volutamente astratta e rurale. Il fulcro è la violenza del “branco”, in questo caso di ragazzi del paese, verso Irina l’idiota, essere solitario e fragile, guardiana di un “cimitero marino” su un promontorio affacciato sul mare.
L’autrice Tiziana Colusso, nel presentare questo evento dal palco dell’Auditorium del Museo degli Strumenti Musicali, ha dichiarato: “Irina appartiene alla schiera degli idioti santi, con un percorso iniziatico di martirio, morte e rinascita, che evoca sia un simbolismo cristiano che un rito pagano.Dedico questo testo a tutti gli “idioti santi”, vittime come Irina di vessazioni da parte della forza acefala e vigliacca di un branco. E lo dedico anche, in finale, a Paul Valery, che con il suo Le Cimetière Marin mi ha dato il la poetico per l’ambientazione della vicenda, che si svolge appunto in un cimitero assolato su un promontorio marino, esposto ai venti e alla furia del mare”